Dipinse la “luna” dell’amico Galileo Galilei nella
cupola di S.Maria Maggiore
L’ 8 giugno 1613, moriva a Roma Lodovico Cardi,
conosciuto come Il Cigoli, il miglior interprete del manierismo toscano e
di quel periodo che portò poi al barocco. Morì poche settimane dopo aver
ottenuto uno dei riconoscimenti più ambiti della sua professione, il titolo di
Cavaliere dell’Ordine di Malta e dopo aver affrescato per Papa Paolo V, tra il
settembre 1610 e la fine del 1612, la cupola della cappella Paolina,
in S.Maria Maggiore, dove confermò nella pittura le tesi
dell’amico scenziato Galileo Galilei con cui ebbe frequenti scambi
epistolari e di cui ci resta un lungo carteggio. L’affresco, di cui ricevette
le alte lodi del papa e di altri pittori, è la Madonna Assunta in piedi
sopra la luna e rappresenta il primo paesaggio lunare visto attraverso il
telescopio di Galileo. Proprio in quella cappella Papa Francesco si
recò in preghiera la mattina seguente alla sua elezione a Pontefice.
Sepolto nella chiesa di San Giovanni de’ Fiorentini a
Roma, la salma del Cigoli fu traslata successivamente a Firenze in San Gaetano.
Le sue opere nelle gallerie più note del mondo e in
tante città
Oggi del Cigoli ci restano numerose opere nei
principali musei e gallerie del mondo,
dagli Uffizi, alla Palatina a Firenze, al Louvre, alla
Corsini nel Gabinetto naz. delle stampe, ai musei di Roma. Altre sono
conservate, tra le altre, a Vienna, Monaco di Baviera, e
Londra, Napoli, Washington.
Molte opere le possiamo trovare nelle chiese e
nei piccoli musei di tante città toscane e italiane tra cui San
Miniato, Montopoli Val d’Arno, Pontedera, Pisa, Firenze, Massa, Lucca, Livorno,
Empoli, Colle Val d’Elsa, Grosseto, Pistoia, Figline Valdarno, Cortona, Arezzo,
Forlì in un viaggio ideale, una sorta di “mostra” dove è il visitatore che si
sposta e che dal cuore della Toscana tocca luoghi ricchi di storia e di
cultura. L’opera “La Circoncisione”, conservata all’Ermitage di San
Pietroburgo, appare nel film “L’Arca Russa” di Aleksandr Sokurov, mentre
“L’adorazione dei Magi” è visibile nel Barry Lyndon di Stanley Kubrick.
La vita. Partecipò al concorso per la facciata di San
Pietro
Nato il 21 settembre 1559 a San Miniato nel “Castello”
di Cigoli, da cui trasse l’appellativo, Lodovico Cardi si trasferì a Firenze
presso la bottega di Alessandro Allori (erede del Bronzino). Stabilì la
propria residenza a Firenze e fu allievo, tra gli altri, di Bernardo
Buontalenti architetto della Corte Medicea. Quest’ultimo lo introdusse presso
il granduca Francesco e il maestro di corte Ostilio Ricci, lo stesso che
insegnò prospettiva e matematica anche a Galileo Galilei.
Col passare degli anni il Cigoli si distingue come tra
i migliori interpreti del Manierismo, lasciando opere di indiscusso valore e
diventando a tutti gli effetti il maggior interprete della Corte dei Medici.
Gli incarichi e le commesse non gli mancano, sia come pittore che come
architetto. E’ salutato dai contemporanei come il Correggio toscano e fu tra
gli iniziatori del barocco fiorentino.
Interpretò nell’arte la Controriforma della chiesa cattolica,
in risposta alla riforma protestante, in quel periodo storico che dalla fine
del Concilio di Trento del 1563, va fino
al Seicento.
Nel 1604 alcuni importanti incarichi lo portarono
a Roma. Partecipò al concorso per la realizzazione della facciata di San
Pietro, dipingendo per la stessa basilica l’opera San Pietro apostolo
che risana lo storpio.
Il Cigoli si confronta da protagonista con i migliori
pittori del tempo. Il Cardinale Massimo commissiona contemporaneamente a tre
noti artisti del momento il Passignano, il Caravaggio e
il Cigoli un Ecce Homo. E’ l’opera del Cigoli, ora a Palazzo Pitti, che
“vince” il concorso, la preferita dal cardinale che la tiene per sé e decide di
vendere le altre.
Anche il Cigoli architetto ha lasciato la sua
impronta. Tra le sue opere fiorentine si ricordano il modello per la
facciata di S. Maria del Fiore, il cortile di palazzo Nonfinito, il portale
dell'orto del Gaddi, i rifacimenti in S. Gaggio per Bartolomeo Corsini, palazzo
Rinuccini, la cappella Guicciardini in Santa Felicita, le cappelle Doni ed
Usimbardi in S. Trinita, la loggetta dei Tornaquinci.
Ma anche un primo studio per Palazzo Madama a
Roma, ora sede del Senato della Repubblica. La facciata progettata da
Paolo Marucelli fu iniziata nel 1642 forse su disegni del Cigoli.
Il Cardi si distinse e fu apprezzato per la
realizzazione degli apparati per i momenti più importanti della Corte dei
Medici. Come scenografo si occupò dei festeggiamenti per le nozze di Ferdinando
I e Maria Cristina di Lorena nel 1589 e per il matrimonio di Maria de' Medici
con Enrico IV nel 1600. Nel 1609 diresse la commemorazione funebre di
Ferdinando I de’ Medici a Roma a San Giovanni de’ Fiorentini.
Vanto della sua terre in cui ha vissuto: Cigoli, San
Miniato, Firenze e Roma, di lui resta il ricordo di una vita intensa e densa si
soddisfazioni. E il rimpianto per la sua breve esistenza. Se avesse vissuto più
dei suoi 54 anni sarebbe stato senza dubbio un indiscusso protagonista del
barocco Romano.
© Fabrizio Mandorlini