Quando volano gli aquiloni è già primavera

La prima domenica dopo Pasqua è dedicata al lancio degli Aquiloni. La festa nasce nel 1968. Sul prato antistante la torre di Federico II, sin dal mattino si levano in volo decine di aquiloni, con i maestri di San Miniato che portano in cielo gli aquiloni costruiti secondo la vecchia tradizione toscana: canne di fiume essiccate all'aria aperta, spago naturale, colla fatta con acqua e farina, carta oleata o velina. In questa occasione i genitori si cimentano nel costruire a mano gli aquiloni ai propri figli, seguendo a loro volta i consigli dei nonni.
A San Miniato si è formata negli anni una scuola di maestri aquilonari, costruttori, vero folklore esportato in tanti paesi italiani che li richiedono, grazie alla loro passione e competenza.
La giornata trova il suo compimento nella sfilata del corteo storico cittadino per le vie del centro.
Nato a metà degli anni Settanta, i personaggi rappresentati sono attinenti alla realtà storica della città, partendo dal secolo XII fino al secolo XIX, da Matilde di Canossa a Pier delle Vigne, da Costanza d'Altavilla a Federico II di Svevia, da Franco Sacchetti a Lodovico Cardi detto "Il Cigoli", da Maria Maddalena d'Austria fino a Napoleone che, durante la campagna d'Italia fece campo a Fucecchio e tenne un consiglio di guerra a San Miniato.
La giornata si conclude con il volo delle mongolfiere. Dalla piazza del Duomo prendono la via del cielo tre mongolfiere cariche di messaggi e poesie di pace che i bambini scrivono appositamente per affidarli al vento, con l'ideale speranza che giungano in ogni parte del mondo a portare colore e pace ai popoli più lontani.